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venerdì 30 ottobre 2015

fiori di Bach: Vine

la vite: il fiore di Bach

" Per coloro che sono molto capaci, sicuri di se stessi, certi di riuscire. Essendo tanto sicuri, pensano che sarebbe nell'interesse  degli altri lasciarsi convincere a fare le cose come essi stessi le fanno o come essi sono certi che dovrebbero essere fatte. Perfino quando si ammalano dirigono le persone che si prendono cura di loro. Possono essere molto preziosi anche nei casi d'emergenza."
Edward Bach

La persona Vine è una persona molto intelligente, sicura di sè, con una grande forza di volontà, ambiziosa e capace. Ha qualità da leader.
Tutte queste apparenti virtù si manifestano in maniera esagerata e il leader Vine sfocia nel tiranno Vine.
Autoritario, ostinato, presuntuoso, assetato di potere e disposto a tutto per ottenerlo. 
Dirige e controlla le persone che gli stanno vicino, schiacciandole e usandole per i propri fini.
Ha ambizioni eccessive, è arrogante, comanda gli altri anche nella malattia.
Non prova compassione, ha forti convinzioni, non esita ed è fin troppo sicuro di sè. Esige con prepotenza che le sue idee e opinioni siano legge, siano indiscusse. 
Interferisce con la vita degli altri dominandoli e comportandosi come un padrone severo, è duro nei confronti degli altri ma non con se stesso.

La persona Vine, proprio come la vite, si arrampica appoggiandosi e sopraffacendo ciò che gli sta accanto; senza limiti cresce a dismisura espandendosi oltre i suoi apparenti limiti naturali.

La persona Vine può avere un temperamento violento, con esplosioni di collera, manifesta rigidità mentale che si ripercuote inevitabilmente anche sul piano fisico; possono quindi insorgere rigidità varie e dolori specie agli arti inferiori, ginocchia, zona lombare, ossa e denti, artrosi, ma anche ristagni di fluidi corporei, quindi disturbi della circolazione arteriosa e venosa, alterazioni  del sistema nervoso, disturbi ai testicoli e alle ovaie, all'ano e all'orifizio urinario.

Può succedere che la persona Vine non riesca ad imporre la sua autorità esplodendo così in attacchi d'ira con conseguente rischio di accidenti cerebrovascolari o, come ultima forma di resistenza, può manifestare sordità, debolezza, rigidità, ronzii, minzione frequente, scarsa resistenza.

Secondo la teoria di Ricardo Orozco, il principio transpersonale di Vine è la durezza, la rigidità dinamica, ovvero una tensione interna, una forza centrifuga che preme  per rompere, uscire.
Vine può quindi essere impiegato nella cura locale dei foruncoli, ascessi, cisti infiammatorie, fistole ecc., accelerandone la maturazione e il drenaggio verso l'esterno. L'essenza,secondo lo stesso principio, può essere usato anche per favorire la germinazione dei semi, aiuta a  rompere la durezza della scorsa del seme.
Vine può essere usato anche in tutti i casi di dolore e rigidità articolari.

PREPARAZIONE DEL RIMEDIO
La pianta utilizzata è la Vitis vinifera , si prendono i ramoscelli fioriti e si estrae l'essenza seguendo il metodo della solarizzazione.

 


giovedì 15 ottobre 2015

mercoledì 14 ottobre 2015

Alberi da frutto: la vite di uva fragola

La vite: la pianta, il frutto e le sue proprietà


NOME BOTANICO: Vitis Lambrusca L.
FAMIGLIA: Ampelidacee
VARIETÀ: fragola o isabella


DESCRIZIONE BOTANICA

La vite è una pianta legnosa rampicante dotata di foglie alterne, cuoriformi, palmate, a cinque lobi dette pampini. 
I fiori, di colore giallo verdastri, sono riuniti in piccoli grappoli, hanno calice piccolo a cinque denti, cinque petali, cinque stami opposti ai petali.
I frutti, ossia l'uva, sono delle bacche dette acini, tondi, pruinosi, anch'essi riuniti in grappoli, di colore nero (o giallo chiaro nella varietà bianca), dal buon sapore dolce e dal profumo intenso, per l'appunto di fragola, per gli anglosassoni "foxy" cioè volpino.
Al loro interno si trovano da 1 a 4 semi ossei.

COLTIVAZIONE:

L'uva fragola può essere  coltivata solo ad uso familiare, a scopo ornamentale e per la produzione di uva da tavola.

L'uva fragola è una pianta vigorosa a portamento rampicante , deve essere quindi necesariamente aiutata con dei sostegni, ideale è l'allevamento a spalliera o il pergolato.
Questa pianta non necessita di trattamenti antiparassitari in quanto resistente  a: fillossera, peronospera, e muffa grigia.
Possiede inoltre una grande adattabilità climatica, è diffusa infatti dalle zone costiere, alle colline alle vallate alpine. Preferisce un'esposizione a mezz'ombra, tollera temperature anche basse, fino a -15°, non ha bisogno di essere irrigata, ma soffre i ristagni idrici.
È buona regola concimare con fertilizzanti organici come lo stallatico.

Per quanto riguarda la potatura, sono necessari due tipi di interventi: una potatura secca e una verde.
La potatura secca  è da effettuare nel periodo di riposo vegetativo della pianta ossia in inverno prima del momento del cosidetto "pianto della vite", cioè quella fase che precede il germogliamento in cui fuoriesce linfa grezza dai vasi xilematici della pianta in corrispondenza dei tagli di potatura. Da questo momento in poi ha inizio il risveglio primaverile della vite. La potatura secca è una potatura lunga che lascia almeno 5-6 gemme per ramo.

La potatura verde riunisce varie operazioni tra cui:
la spollonatura cioè l'eliminazione dei polloni che nascono sul tronco legnoso; la scacchiatura con la quale si tolgono i tralci di troppo; la defogliazione, si tolgono cioè alcune foglie per aumentare l'arieggiamento e l'insolazione; la cimatura dei tralci che crescono in maniera eccessiva; legatura della vegetazione; diradamento dei grappoli. 

La raccolta avviene in ottobre quando i grappoli tendono ormai a staccarsi da soli.

La riproduzione può avvenire per talea, prelevando dei rametti con almeno 3 internodi, ma anche per propaggine o margotta.
Questo tipo di vitigno può essere riprodotto con questi metodi perchè resistente ai vari attacchi patogeni, al contrario per riprodurre una vitis vinifera è necessario innestarla su una vite americana per preservarla da posibili attacchi di fillossera.

CURIOSITÀ BUCOLICHE
La vite di uva fragola è una pianta di origine americana, apparsa in Europa tra il 1800 e il 1825.
Nell'Ottocento infatti, in Europa, ci fu una grave epidemia di fillossera in cui quasi tutte le specie di Vitis vinifera rischiarono l'estinzione.

La fillossera della vite, Daktulosphaira vitifoliae, è un insetto della famiglia dei Phylloxeridae, superfamiglia Aphidoidea. Questo insetto è un fitofago specie-specifico che attacca le radici della vite europea e l'apparato fogliare della vite americana. È importante tener conto di questo aspetto, cioè della diversa risposta delle due viti.
La vite europea Vitis vinifera è tollerante alle punture fogliari ma sensibile a quelle radicali, dove si formano delle tuberosità che degenerano in cancri che portano poi alla perdita di buona parte dell'apparato radicale con conseguente deperimento e, nei casi più gravi, morte della pianta. Sulla vite americana invece, gli attacchi sono meno frequenti e le lesioni si rimarginano rapidamente. Dall'altra parte però le foglie di vite americana sono molto sensibili all'attacco dell'afide il quale produce, sulla pagina inferiore delle foglie, delle galle.

Questa vite, come le altre viti americane, avendo un'apparato radicale resistente agli attacchi di fillosera, venne utilizzata come portainnesto della vitis vinifera per scongiurare l'estinzione di queste più pregiate viti europee.

Per evitare l'inesto sul piede americano furono prodotti degli "ibridi produttori diretti"; ne derivarono uve con scarse qualità organolettiche e conseguentemente vini molto scadenti.
Per far fronte a questo inconveniente una legge del 1931 restringe la coltivazione di uva americana solo per soccorso o consumo da tavola e familiare.
La legge del 2 aprile 1936 applica il "divieto anche alla coltivazione Isabella (Vitis Lambrusca) sotto qualunque nome venga qualificata. Tale coltivazione è peraltro ammessa anche fuori dai limiti stabiliti nei casi nei quali risulti accertato che è fatta solo allo scopo di produzione di uva destinata al consumo diretto".

Attualmente è consentito coltivare uva fragola in tutto il territorio italiano solo per il consumo familiare; esiste l'obbligo di estirpazione di viti per la produzione di vino per i vigneti che superano l'estensione stabilita per legge di uva fragola destinata ad uso familiare; tale obbligo non riguarda i vigneti destinati alla produzione di uva da tavola.
È possibile distillare l'uva fragola ma non è possibile commerciare il vino fragolino in quanto la denominazione "vino" riguarda solo il prodotto della fermentazione di uva di vitis vinifera e non di vitis lambrusca

 

NATURA CHE CURA

L'uva fragola, come le altre uve da tavola e da vino contiene composti polifenolici come il resveratrolo, antociani, flavonoidi, tannini e catechine che nell'insieme concorrono alle varie attività benfiche dell'uva.
Ecco alcune proprietà dell'uva fragola:
- ENERGIZZANTI: questo frutto contiene una gran quantità di zuccheri semplici a rapida assimilazione, come il fruttosio e il glucosio, perfetto per dare energia immediatamente disponibile soprattuto a bambini ed anziani. Attenzione però a chi soffre di diabete.
- REMINERALIZZANTI: l'uva contiene buone dosi di potassio, ma anche ferro, calcio, magnesio, fosforo ecc.
- VITAMINIZZANTE: contiene infatti vitamine A, B (tra cui l'acido folico), C e K
- ANGIOPROTETTRICE: grazie alla presenza degli antocianosidi l'uva esplica una funzione capillaroprotettrice ed antiessudativa utile nel trattamento dell'insufficenza venosa degli arti inferiori.
- IPOTENSIVA: grazie al potassio favorisce l'abbassamento della pressione sanguigna e regolarizza il battito cardiaco.
- ANTIAGGREGANTE PIASTRINICA E FLUIDIFICANTE
- IPOCOLESTEROLEMMIZZANTE
- ANTINFIAMMATORIA
- ANTIBATTERICA E ANTIFUNGINA
- ANTITERATOGENA
- ANTICANCRO

L'uva è la protagonista indiscussa della AMPELOTERAPIA, una terapia a base di uva che mira a eliminare le tossine dal nostro organismo. Viene descritta come ricostituente, rinfrescante, riattiva le funzioni epatiche e intestinali.

Le attività della vite vengono esplicate dai principi attivi presenti nel frutto, maggiormente nella buccia e nelle uve nere, ma anche nelle foglie. L'attività angioprotettrice viene infatti svolta dai principi presenti in maggior misura nelle foglie.

BIOCOSMESI

L'uso topico di uva fragola migliora la qualità della pelle e dei capelli ridonando tono, elasticità e lucidità e contrastando i segni dell'invecchiamento.
Migliora inoltre la microcircolazione.

CUCINA

Dall'uva fragola possiamo ottenere:
- Il vino fragolino, anche se tecnicamente non si può chiamare vino, e si ottiene dalla fermentazione di uva fragola.
- la grappa che si ottiene dalla distillazione con alambicchi delle vinacce, cioè le bucce e i vinaccioli (i vinaccioli sono i semi)
- l'acqua vite  che si ottiene distillando il mosto fermentato ( ossia il liquido che si ottiene dall'uva fresca pigiata) e le vinaccie.
- liquori all'uva fragola come il ratafià
- marmellate 
- succhi 
- macedonie
ecc.


 

sabato 26 settembre 2015

mercoledì 5 agosto 2015

borsetta patchwork




piccoli ritagli di stoffa diventano una borsetta patchwork....







...il particolare....

 il bottone in legno di noce fatto a mano...

giovedì 12 marzo 2015

uncinetto: vasetto fiorito












...un semplice vasetto di vetro abbellito da una coroncina di fiori realizzati all'uncinetto...


sabato 24 gennaio 2015

nido per uccellini




...ecco dei simpatici nidi per gli uccellini fatti con materiale di recupero come un vecchio bancale, cortecce e ...mezza noce come abbeveratoio e l'altra mezza come mangiatoia....






...e...




















giovedì 22 gennaio 2015

Gli oli essenziali: il tea tree oil



Melaleuca alternifolia: la pianta, l'olio essenziale e le sue proprietà.





NOME BOTANICO: Melaleuca alternifolia
FAMIGLIA: Mirtacee

DESCRIZIONE:
La Melaleuca alternifolia è un albero di 5-7 metri che cresce spontaneo nelle zone umide e acquitrinose dell'Australia.
Ha foglie lineari, pungenti, fiori bianchi riuniti in lunghi grappoli; i frutti sono legnosi, a forma di coppa grandi 2-3 mm.

COLTIVAZIONE:
Data la grande richiesta di questa pianta e soprattutto del suo olio essenziale che ormai entra nella composizione di moltissimi cosmetici, fitoterapici e quant'altro, l'albero è stato coltivato oltre che in Australia e in Nuova Zelanda anche in altri continenti.

LEGGENDE BUCOLICHE:
"Tea tree"  che letteralmente significa "albero del tè", non ha niente a che vedere con la pianta da cui si ricava il tè, cioè la Camellia sinensis. Questo nome ha origini antiche,risaliamo infatti al 1770 quando il capitano inglese James Cook sbarcò in Australia.
Gli aborigeni del luogo, che usavano già da millenni le foglie di questa pianta come una vera panacea contro svariati disturbi, gli offrirono un infuso aromatico fatto con le foglie della Melaleuca, da qui il nome di "tea tree".

Oltre che dagli aborigeni, l'efficacia di questo potente antisettico naturale è stata testata dai soldati australiani che combatterono nella II Guerra Mondiale, ai quali veniva dato in dotazione.

NATURA CHE CURA:

L'olio essenziale di Melaleuca alternifolia si ottiene per distillazione in corrente di vapore o per idrodistillazione delle foglie e dei rametti.
L'olio essenziale che ne deriva ha un profumo forte e intenso, rinfrescante, balsamico e canforato.

Nell'olio sono presenti più di 100 sostanze diverse, studi hanno evidenziato l'importanza della presenza di due sostanze funzionali: il terpineolo (45%) e il cineolo(5-28%). 

Le attività principali del tea tree oil sono quelle di:


  • ANTISETTICO E ANTIBATTERICO: il tea tree oil è un antibatterico ad ampio spettro effice contro 90 tipi di batteri tra cui lo Staphillococcus aureus responsabile di foruncoli, follicoliti e tossinfezioni alimentari. L'olio essenziale di Melaleuca è utilissimo per disinfettare qualsiasi tipo di lesione della pelle e delle mucose. Viene impiegato con successo nel trattamento di acne, eczemi, psoriasi, ferite, punture di insetto e piccole ustioni, forfora e capelli grassi. A livello della mucosa boccale è efficace su afte, ascessi, mal di gola, gengiviti e piorrea. Più in generale è utile nel trattamento degli stati infiammatori delle mucose, infezioni genito-urinarie come cistiti e vaginiti. Sotto forma di suffumigi è indicato in caso di bronchiti, tosse, infezioni delle vie respiratorie, sinusiti e otiti.
  • ANTIMICOTICO: l'essenza si è rivelata efficace  contro l'infestazione da parte di lieviti come la Candida albicans responsabile di infezioni vaginali, intestinali e del cavo orale; contro protozoi come il Trichomonas, anche lui responsabile di infezioni vaginali e intestinali;contro funghi responsabili di varie micosi della pelle e delle unghie come ad esempio la Tinea pedis responsabile del "piede d'atleta".
  • ANTIVIRALE: agisce sulla famiglia degli herpesvirus (h.labialis, h.genitalis, h.zoster ecc.) e su quella del Papilloma virus responsabile di verruche, porri e condilomi genitali.
  • REPELLENTE: il tea tree oil è anche un ottimo repellente per insetti, parassiti e zanzare utile a noi e ai nostri amici a quattro zampe. Come già detto è anche indicato per il trattamento delle punture d'insetto.
  • PURIFICANTE: può essere usato nel diffusore per purificare l'ambiente
L'olio essenziale di Melaleuca alternifolia puro al 100%, a bassi dosaggi, non risulta essere tossico, non è irritante, non è sensibilizzante, non è fototossico.
Può quindi essere usato puro, anche se a mio parere è sempre bene diluirlo in altri oli come quello di mandorle dolci, jojoba, oliva, oleoliti, burro di karité ecc..
L'olio essenziale non  va ingerito se non in piccole dosi e sotto controllo medico, ad alte dosi può infatti essere tossico.
Non va usato in gravidanza e durante l'allattamento.

Si conserva come un qualsiasi altro olio essenziale cioè in bottigliette di vetro scuro, munite di contagocce e chiusura ermetica affinché l'olio non si ossidi venendo a contatto con aria e luce.