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venerdì 11 marzo 2016

Erbe tintorie per capelli

Erbe tintorie: le principali erbe tintorie usate per la colorazione dei capelli, le loro proprietà e le modalità di utilizzo.


HENNÉ


NOME BOTANICO: Lawsonia inermis

FAMIGLIA: Lythracee
NOME COMUNE: Henné, Henna, enna

Vengono utilizzate le foglie essiccate e polverizzate.
La molecola colorante dell'Henné è il lawsone in grado di dare una colorazione rossa che può variare a seconda del colore di partenza e dalla porosità dei capelli.
L'henné, una volta applicato, riveste il capello legandosi in maniera permanente alla cheratina, per questo il capello risulta più spesso e ristrutturato.
La colorazione a base di Henné è una colorazione permanente, in grado di coprire anche i capelli bianchi; utilizzando quest'erba per tingere i capelli non si otterrà mai un colore uniforme ma al contrario sarà ricco di riflessi, il colore dell'henné si sommerà al colore di partenza dei capelli, andando quindi a scurirli e mai a schiarirli donando dei caldi riflessi rossi.
Il rosso che si otterrà su un capello bianco sarà totalmente differente dal rosso che si otterrà su un capello castano o su un capello nero.
Ripetute applicazioni intensificheranno il colore scurendolo.
L'hennè puro al 100% può essere usato anche su capelli già trattati con tinte chimiche o permanenti, ma è fondamentale la sua purezza, infatti un henné che contiene sali metallici, picramato, e altre sostanze, può reagire con i capelli trattati alterando il colore o addirittura danneggiandoli. 

COME SI FÀ

Innanzi tutto è necessario acquistare un henné di ottima qualità e puro al 100% senza l'aggiunta di nessuna sostanza, verificare quindi sempre l'inci del prodotto. Più fine è la polvere migliore è l'hennè.

Si inizia lavando i capelli con uno shampoo il più possibile naturale, privo di siliconi; non usare ne balsamo ne maschera i cui residui andranno a creare un film fra l'henné e il capello impedendo la buona riuscita della colorazione.
Districare bene i capelli e tamponarli con un asciugamano.

Ora è il momento di preparare la "pastella" di hennè e acqua calda, non bollente, altrimenti il colore virerà all'arancione.
Per un colore più intenso l'henné necessita di un ambiente leggermente acido, quindi si può amalgamare la polvere di hennè con dell'acqua acidulata con del succo di limone o di arancio, aceto di mele o di vino, tè o altri infusi con l'aggiunta di succo di limone.
Il composto che si otterrà dovrà avere la consistenza di uno yogurt cremoso.


Proteggersi i vestiti con un telo e le mani con dei guanti monouso, altrimenti rimarranno macchiate!!!
Secondo la mia esperienza un buon henné non ha bisogno di un'ossidazione preliminare quindi, a questo punto, si può iniziare a stendere l'henné sui capelli; per evitare che si raffreddi si può mettere la ciotolina con l'impasto a bagno maria, ed ora con l'aiuto di un pennello per tintura si inizia a stendere l'henné ciocca per ciocca, partendo dalla radice fino alle punte. Se alla fine avanza un pò di impasto si può prenderlo con le mani e massaggiarlo sulla testa.

Lasciare in posa almeno 3-4 ore (più rimane in posa più sarà intenso il colore), è necessario non far mai asciugare l'henné quindi bisogna avvolgere i capelli nella pellicola o usare una cuffietta da doccia.
L'ambiente caldo favorisce il rilascio del colore, ci si può aiutare fasciando i capelli con un asciugamano.

Terminato il tempo di attesa bisogna sciacquare abbondantemente con acqua tiepida, preferibilmente senza usare shampoo o balsamo e districare i capelli.

I capelli così hennati potranno cambiare leggermente tono nel giro dei succesivi 3-4 giorni.

é possibile alternare una tintura completa a un veloce ritocco della ricrescita.

PROPRIETÀ:

L'henné oltre ad essere un colorante naturale per capelli possiede anche proprietà antibatteriche e antimicotiche, è purificante, antiforfora, astringente e seboregolatore; rivestendo il capello, questo risulta più spesso e sano donando volume all'intera chioma e riducendo le doppie punte. I capelli trattati con henné appaiono lucidi, nutriti e ristrutturati.

 INDIGO

NOME BOTANICO: Indigofera tinctoria
FAMIGLIA: Leguminose

Comunemente chiamato henné nero.
L'indigofera tinctoria è una pianta arbustiva perenne da cui si estrae "l'indaco dei tintori" usato per lo più per tingere tessuti.
Ma l'indigofera viene comunemente usata anche per tingere i capelli.

Il colore dell'indigo è appunto l'indaco ossia una tonalità tra il blu e il violetto.
Applicato sui capelli bianchi o molto chiari si otterrà quindi una colorazione bluastra- azzurrina, applicato invece su una base scura si amplificheranno i toni del capello ottenendo, a seconda della base, da un castano scuro a un bel nero con qualche riflesso blu.

L'indigo a differenza dell'henné tende a scolorire con i lavaggi.

Si applica come l'henné ma a differenza di quest'ultimo per rilasciare il colore ha bisogno di un ambiente leggermente alcalino, quindi si può aggiungere un pò di sale.

HENNÉ + INDIGO
Coprire i capelli bianchi con l'indigo si può ma non si può usare solo indigo (a meno che non si voglia somigliare alla fata turchina...), è necessario mescolarlo all'hennè.
Unendo, ad esempio, una parte di henné e una parte di indigo si possono ottenere delle belle nuance castane: castano chiaro sul capello bianco mentre il resto della chioma assumerà un tono più scuro del colore di partenza con riflessi  ramati caldi.
Colorazioni ripetute rendono più intenso e scuro il colore.
Per formare la pastella bisogna unire la miscela di polveri ad acqua di rubinetto, senza l'aggiunta di altre sostanze che andrebbero a modificare il ph a discapito dell'henné, se troppo basico, o a discapito dell'indigo, se troppo acido.

Per ottenere altre gradazioni di colore si può giocare sulla percentuale di indigo e henné, ma in presenza di capelli bianchi è bene non scendere sotto il 50% di hennè.

HENNÉ + INDIGO IN 2 TEMPI

Per ottenere un colore decisamente più scuro anche sui capelli bianchi o molto chiari, è necessario effettuare una colorazione in due tempi.

Prima bisogna pigmentare i capelli bianchi con solo hennè.

Poi si passa alla colorazione con solo indigo.

Si otterrà una colorazione che va dal castano scuro al nero a seconda del colore di partenza.

PROPRIETÀ

Come per l'henné i capelli risultano più belli, lucidi, spessi, rinforzati.
L'indigo ha un'azione purificante sul cuoio capelluto, antimicotica, antibatterica seboriequilibrante , antiforfora.

KATAM

NOME BOTANICO: Buxus dioica
FAMIGLIA: Buxacee

Come l'indigo, il katam è indicato per colorare capelli scuri, dona infatti riflessi ancora più scuri fino al violaceo. Il katam, quindi, non va usato da solo su capelli bianchi o molto chiari, ma se miscelato all'hennè è in grado di tingerli di un bel castano.
Come nel caso dell'hennè e dell'indigo il colore varia a seconda del colore di partenza e alla porosità del capello.

Il procedimento per la colorazione con il katam è uguale a quello con l'henné o con l'indigo.
Anche le proprietà sono le medesime.

AMLA

NOME BOTANICO: Phillantus emblica
FAMIGLIA: Euphorbiaceae

L'amla o uva spina indiana non è un'erba tintoria, non rilascia quindi colore sui capelli ma se mescolata ad altre erbe tintorie ne modifica il tono.

L'amla aggiunta al mix henné+indigo regala capelli castani ma con un tono più freddo.

L'amla aggiunta al solo henné, grazie alla sua natura acida favorisce il rilascio del colore regalando un tono di rosso più intenso.

L'amla aggiunta al solo indigo invece non produce effetti postivi, l'acidità dell'amla è infatti mal sopportata dall'indigo. Aggiungere perciò una bassissima quantità di polvere d'amla.

PROPRIETÀ
Pur non essendo un'erba tintoria, l'amla è degna di nota per le sue molteplici propietà curative.
L'amla è in grado di rinforzare il capello, ha proprietà antiossidanti, è ricca di vitamina C, previene la caduta dei capelli e il loro ingrigimento precoce, è purificante e nutriente, dona vigore e lucentezza ai capelli secchi e deboli.


Le sue proprietà vanno ben oltre l'utilizzo esterno sui capelli, l'amla è un vero toccasana per tutto l'organismo.
Può essere di grande aiuto in caso di problemi alla cute come eczemi e psoriasi, in questo caso può essere pratico e dare risultati soddisfacenti se usata sottoforma di oleolito.

CASSIA

NOME BOTANICO: Cassia obovata
FAMIGLIA: Leguminose

Comunemente identificata con il nome di henné neutro, la cassia a seguito di frequenti applicazioni è in grado di donare dei bei riflessi biondo oro.

La cassia aggiunta ad un mix di henné e indigo darà dei bei riflessi castani; aggiunta invece a solo indigo darà dei riflessi biondo cenere.

PROPRIETÀ
La cassia ha proprietà antimicotiche, antibatteriche, purificanti, seboriequilibranti, favorisce la crescita dei capelli e li rende lucidi, forti e voluminosi; è particolarmente indicata in caso di capelli fini e sfibrati.

RABARBARO

NOME BOTANICO: Rheum officinale
FAMIGLIA: Polygonaceae

Il rizoma, ridotto in polvere del rabarbaro cinese ha una notevole capacità colorante, anche sui capelli bianchi; applicato sui capelli dona dei bei riflessi giallo-dorati molto intensi.

CURCUMA

NOME BOTANICO: Curcuma longa
FAMIGLIA: Zingiberaceae

Dal rizoma della curcuma si ottiene una polvere colorante gialla che, oltre a donare dei bei riflessi giallo dorati, nutre e lucida i capelli, rinforzandoli e purificando il cuoio capelluto esercitando un' azione antiforfora.

MALLO DI NOCE

NOME BOTANICO: Juglans regia
FAMIGLIA:Juglandacee

Il mallo di noce è un debole riflessante di colore bruno, da usare insieme ad altre erbe tintorie più forti come l'henné e l'indigo. Rende i capelli forti e brillanti.

ROBBIA

NOME BOTANICO: Rubia cordifolia
FAMIGLIA: Rubiaceae

La robbia è un'erba tintoria che dona riflessi rossi molto intensi, ideale da usare insieme all'henné.


CAMOMILLA

NOME BOTANICO: Matricaria recutita
FAMIGLIA: Composite

La camomilla è un blando riflessante ideale per i capelli chiari, per un effetto colorante è necessario usarla insieme ad altre erbe tintorie come la cassia e il rabarbaro.

È indicata in presenza di capelli finie e fragili, è emolliente, lenitiva e dona lucentezza.
 

TÈ NERO

NOME BOTANICO: Camelia sinensis
FAMIGLIA: Theaceae
 
Le foglie fermentate ed essiccate di Camelia sinensis hanno un blando potere riflessante, ideale da usare insieme ad altre erbe tintorie più forti per avere riflessi bruni.
Il tè nero, grazie al suo contenuto di caffeina contrasta la caduta dei capelli donando forza e lucentezza.







Tutte le erbe tintorie non sono in grado di schiarire i capelli ma, al contario, lo scuriscono sommandosi al colore di partenza, è per questo che ognuno otterrà un risultato diverso, tono su tono, ricco di riflessi.
Ripetute applicazioni tendono perciò ad intensificare e scurire il colore.
Le erbe tintorie non sono tossiche ma hanno poteri curativi per cute e capelli a patto però che siano pure al 100%.
Le erbe tintorie possono essere mescolate fra di loro per creare gradazioni di colore sempre nuove.








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