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giovedì 13 novembre 2014

alberi da frutto: il mandorlo

Il mandorlo: la pianta, il frutto e le sue proprietà
                              

NOME BOTANICO: Prunus communis
FAMIGLIA: Rosacee
GENERE: Prunus
SPECIE: Prunus communis
VARIETÀ:
- amara: seme amaro per la presenza di amigdalina. Questa sostanza genera acido cianidrico un pericoloso veleno per l'uomo.
- sativa: seme dolce ed endocarpo duro.
- fragilis: seme dolce ed endocarpo fragile.

DESCRIZIONE:
Il mandorlo è una pianta alta 8-10 metri molto longeva (70-80 anni)con foglie lanceolate, seghettate, lungamente peduncolate con delle ghiandole alla base del lembo.
I fiori sono bianchi o leggermente rosati.
Il frutto è una drupa con esocarpo carnoso, verde, generalmente peloso ma anche glabro;endocarpo legnoso contenente il seme (ossia la mandorla), questo è ricoperto dall'episperma ovvero un tegumento liscio o rugoso di colore dal marrone all'ocra.
                                                                       
COLTIVAZIONE:
Il mandorlo è una delle prime piante a fiorire, teme quindi le gelate tardive, che metterebbero a rischio l'intero raccolto, di conseguenza il mandorlo ama in genere i climi caldi, sopporta la siccità e teme l'umidità e i ristagni idrici, predilige i terreni calcarei.

I frutti si raccolgono verso settembre mediante abbacchiatura (la pianta viene battuta con delle lunghe pertiche).

La potatura deve essere limitata, perciò si tolgono solo i rami secchi o che si incrociano eccessivamente, si mantiene quindi una forma naturale o tuttalpiù a vaso alto.

La  riproduzione può avvenire per seme o per innesto (da preferire), che si può effettuare sul franco, sul pesco, albicocco o susino.
La produzione inizia dal 7° anno in poi.
                                 
LEGGENDE BUCOLICHE
Il mandorlo , come già detto, è il primo a sbocciare in primavera e quindi rappresenta l'inizio di una nuova vita, è il simbolo della rinascita e della resurrezione. 


La leggenda del mandorlo  
L’inverno era stato freddissimo: neve, gelo e vento per mesi e mesi avevano fatto da padroni sulla terra. Era passato febbraio, ma nessuno fiore osava mostrarsi, nessuna foglia aveva la forza di schiudersi. “ Se viene il vento gelido per noi è finita” dicevano le pratoline nascoste  
sotto terra al calduccio. “ Qui sto bene” diceva la gemma e rabbrividiva sul ramo. “ Quest’anno continueremo a dormire” ripetevano le viole. Ma un alberello tutto nero che si alzava dritto su un colle disse:” Proverò io e se i miei fiori saranno bruciati dal gelo, pazienza, ne metterò degli altri” E un mattino mise fuori, timido timido, il primo fiore. Non faceva poi così freddo! Subito ne mise un altro, poi un altro ancora. Bene presto la pianta fu uno splendore di petali bianchi. L’aurora che si affacciava allora guardò commossa l’alberello coraggioso e per premiarlo gli diede i suoi colori. I petali bianchi si tinsero di rosa delicato. Da quel giorno, tutti gli anni, appena l’inverno finisce il mandorlo si copre di petali bianco rosati e annuncia agli uomini che la primavera è vicina. 


Leggende di Fiori, di Felicita Riggio Lorenzioni 
(La Sorgente Ed., 1960) 


NATURA CHE CURA:
Le mandorle oltre ad essere buone hanno anche molte proprietà, eccone alcune:

  • ENERGIZZANTI: questi semi oleosi sono ricchi di acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi. Sono quindi da consumare con parsimonia dato il loro alto valore calorico, ma sono comunque un valido alleato per fronteggiare le giornate più intense e stressanti o magari in caso di convalescenza.
  • IPOCOLESTEROLEMIZZANTI: come le noci, anche le mandorle sono ricche di acidi grassi polinsaturi che abbassano il livello di colesterolo nel sangue, svolgono un'attività ipotensiva, antinfiammatoria e antisettica.
  • REMINERALIZZANTI: le mandorle sono ricche di minerali importantissimi per il nostro benessere. Contengono magnesio, per il benessere del sistema nervoso; ferro,che entra nella composizione dell'emoglobina che ha il compito di trasportare l'ossigeno dai polmoni a tutte le cellule, un buon apporto di ferro determina resistenza allo stress e alle malattie, rinforza il sistema immunitario e aumenta la produzione di energia; calcio, rinforza il tessuto osseo; fosforo, che entra a far parte di quasi ogni reazione chimica all'interno del nostro organismo, entra nella composizione dei fosfolipidi,favorisce l'assimilazione del calcio e delle vitamine, migliora la memoria, attenua la depressione la collera e l'irascibilità; potassio, che insieme al sodio regola l'equilibrio idrico nel corpo normalizzando il battito cardiaco e la pressione sanguigna, partecipa al metabolismo dei carboidrati delle proteine e stimola i reni a eliminare le sostanze tossiche; rame, partecipa alla sintesi di emoglobina, collagene, noradrenalina, fosfolipidi, elastina e RNA, contribuisce a convertire la tirosina in melanina, è un antiossidante, partecipa al metabolismo delle proteine e nei processi di cicatrizzazione, contribuisce ad avere una buona struttura ossea.
  • ANTIOSSIDANTI: l'attività antiossidante viene esercitata dai polifenoli, dal tocoferolo cioè la vitamina E che aiuta a limitare l'insorgenza di rughe, smagliature, rilassamento cutaneo e invecchiamento in genere. Il tocoferolo è una vitamina liposolubile che previene l'ossidazione degli acidi grassi polinsaturi e permette l'inattivazione dei radicali liberi.
  • FONTE PROTEICA: le mandorle contengono amminoacidi come l'arginina e la lisina. L'alto contenuto di arginina fa delle mandorle un alimento sconsigliato alle persone predisposte all'herpes, infatti l'arginina promuove le infezioni erpetiche mentre la lisina aiuta a ridurle.
  • ANTIDEPRESSIVE:contengono tirosina e triptofano; la tirosina è un amminoacido impiegato nella sintesi di neurotrasmettitori come la dopamina, l'adrenalina e la noradreanalina, sostanze necessarie per l'adattamento a stress psicofisici. Questi valori risultano bassi nelle persone depresse. La tirosina viene inoltre impiegata per la sintesi di melanina e di ormoni tiroidei. Il triptofano è un amminoacido essenziale impiegato nella sintesi di serotonina e niacina.La serotonina è l'ormone del buonumore, può essere convertito in melatonina per la regolazione del ritmo sonno-veglia (ritmo circadiano); la niacina o  vitamina PP trasforma i macronutrienti come i carboidrati, le proteine e i grassi in energia.


OLIO DI MANDORLE DOLCI

L'olio di mandorle dolci si ricava dalla spremitura a freddo delle mandorle dolci, ne deriva un olio ricco di acidi grassi, vitamine e sali minerali. Gli usi di questo olio sono svariati:

Per via orale ha un potere lubrificante ed emolliente utile in caso di stipsi, è antinfiammatorio e antisettico utile per combattere infiammazioni intestinali, renali, genito-urinarie e polmonari e come detto prima è in grado di abbassare il livello di colesterolo. 

Per uso esterno è:
  • idratante e nutriente per pelle unghie e capelli, da usare prima o dopo la doccia.
  • elasticizzante: per ridurre e prevenire la formazione di smagliature.
  • lenitivo: agisce da antiinfiammatorio sulle infiammazioni cutanee di diversa natura.
  • struccante: qualche goccia su un dischetto o su un batuffolo di ovatta rimuove efficacemente ogni residuo di trucco.
  • esfoliante: infatti in aggiunta al sale grosso, polvere di caffè o zucchero può essere usato come scrub.
  • è un ottimo olio per massaggi.
In tutti i casi, per uso esterno, l'olio può essere usato puro o miscelato ad oli essenziali.

CUCINA:
Le mandorle sono molto usate al naturale, tostate, ridotte in pasta o affettate a scaglie, per fare degli ottimi dolci, biscotti, per guarnire torte, per fare la pasta di mandorle, il marzapane, il latte di mandorle e tanto altro. 











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